Parabola del seminatore
MATTEO
Mc 4,3-20; Lc 8,5-15
13,4
<< Ecco, il seminatore uscì a seminare.
E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
Un’altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c’era molta terra; subito
germogliò, perché il terreno non era profondo. Ma spuntato il sole, restò bruciata e non
avendo radici si seccò.
Un’altra parte cadde sulle spine e le
spine crebbero e la soffocarono.
Un’altra parte cadde sulla terra buona e
diede frutto, dove il cento, dove
il sessanta, dove il trenta.
Chi ha orecchi intenda >> .
Gli si avvicinarono allora i discepoli e
gli dissero:
<< Perché parli loro in parabole? >> .
Egli rispose:
<< Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza;
e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
Per questo parlo in parabole:
perché pur vedendo non vedono,
e pur udendo non odono e non comprendono.
E così si adempie per loro la profezia
di Isaia che dice:
Voi udrete ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo si è indurito, sono diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.
Ma beati i vostri poveri occhi perché vedono
e i vostri orecchi perché sentono.
In verità vi dico:
molti profeti e giusti hanno desiderato vedere
ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l’udirono!