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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi 2010-01-26

L'Fmi alza le attese sul Pil italiano

Bankitalia: ma la ripresa è ancora fragile

La previsione di Washington: +1% quest'anno e +1,3% nel 2011.

Ma la crescita sarà lenta e a velocità diverse

Germania, Ifo: fiducia imprese ai massimi da 18 mesi

Istat: variazione nulla rispetto ad ottobre, calo dell'1,3% rispetto al novembre 2008

A gennaio fiducia dei consumatori in calo Vendite al dettaglio ferme a novembre

Il dato Isae: a diminuire sono soprattutto le attese per i prossimi mesi

MILANO - Nessun miglioramento. Le vendite del commercio al dettaglio a novembre sono rimaste invariate rispetto a ottobre: si tratta della terza variazione nulla su base mensile consecutiva. Le vendite sono invece calate dell'1,3% su novembre 2008.

Disoccupaizone record nel mondo: 212 milioni di persone senza lavoro

Gran Bretagna fuori dalla recessione, ma il Pil è sotto le attese

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

40° Anniversario - SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

Internet, l'informatore, ll Giornalista, la stampa, la TV, la Radio, devono innanzi tutto informare correttamente sul Pensiero dell'Intervistato, Avvenimento, Fatto, pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare.. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio..

 

Il Mio Pensiero:

Perché i giornali tendono sempre a mascerare la realtà dei fatti, dicendo che va bene per l'Italia, se i dati sono quelli sotto esposti:

PIL

CINA

MONDIALE

GIAPPONE

EURO ZONA

GERMANIA

FRANCIA

INGHILTERRA

ITALIA

SPAGNA

2010

10%

3,9%

1,7%

1%

1,5%

1,4%

1,3%

1%

0.6%

2011

7,7%

4,3%

 

1,6%

1,9%

1,7%

2,07%

1,3%

0,9%

L'ITALIA è nella media Europea, al di sotto di Germania, Francia, Inghilterra, e quindi appiattita sul livello basso.

Non c'è da stare assolutamente allegri, specialmente per quello che succederà sul fronte dell'occupazione, essendoci fra l'altro un problema molto serio per il credito con le banche, e la pubblica amministrazione che non paga.

Fra l'altro bisognerebbe failitare la circolazione del denaro, a fronte le pagamento dei crediti alle imprese, imponendo il termine di 30 max 60gg per il pagamento delle fatture, previo impugnazione e giudizio immediato di fronte a giudice di pace.

In elenco non ci sono molti paesi tipo india, corea del sud, ecc., che senz'altro sono al disopra dell'Italia.

Eppure una volta eravamo al 5° posto al mondo. Ed oggi dove siamo messi ?

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

 

AVVENIRE

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http://www.avvenire.it

2010-01-26

 

 

 

CORRIERE della SERA

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2010-01-26

L'Fmi alza le attese sul Pil italiano

Bankitalia: ma la ripresa è ancora fragile

La previsione di Washington: +1% quest'anno e +1,3%

nel 2011. Ma la crescita sarà lenta e a velocità diverse

MILANO - Il Fondo monetario internazionale modifica al rialzo le previsioni crescita dell'Italia nei prossimi anni. Però avverte: nel nostro Paese, come nel resto del mondo, la ripresa globale è partita prima e più forte del previsto ma sarà lenta rispetto alle precedenti esperienze e soprattutto procederà a velocità e intensità diverse nelle diverse regioni. La diagnosi è del Fondo monetario internazionale.

PIL ITALIANO - L'istituto di Washington prevede che il Pil mondiale crescerà quest'anno del 3,9%, con un miglioramento dello 0,8% rispetto ai numeri diffusi a ottobre. La stima per il 2011 sale invece dello 0,1% al 4,3%. Per l'Italia viene ritenuta possibile una crescita dell'1% nel 2010 (+0,8%) e dell'1,3% nel 2011 (+0,6%), un rialzo del Pil più accentuato di quanto previsto in passato. Nel complesso, il prodotto delle economie avanzate dovrebbe aumentare del 2,1% (+0,8%) quest'anno e del 2,4% (-0,1%) il prossimo. Gli Stati Uniti potrebbero mettere a segno una crescita rispettivamente del 2,7% (+1,2%) e del 2,4% (-0,4%). L'Eurozona dovrà invece accontentarsi di un +1% (+0,7%) nel 2010 e di un +1,6% (+0,3%). Al suo interno spicca la performance tedesca (+1,5% e +1,9% nei due anni). Mentre non sembra volerne di ripartire l'economia spagnola, che si contrarrà dello 0,6% quest'anno per poi risalire dello 0,9% il prossimo.

PAESI EMERGENTI - A trascinare l'economia mondiale saranno i Paesi emergenti. La Cina, innanzitutto (+10% nel 2010 e +9,7% nel 2011), ma anche l'India (+7,7% nel 2010 e +7,8% nel 2011). In generale, le nazioni in via di sviluppo sono previste crescere a un ritmo del 6% nel 2010 e del 6,3% nel 2011. Insomma, le condizioni migliorano ma il malato non è ancora guarito del tutto e ci sono "significativi rischi verso il basso nelle prospettive". Primo fra tutti: "una prematura e incoerente uscita dalle politiche di sostegno". Per questo il Fondo invita le autorità di governo e monetarie a continuare a sostenere la ripresa, pur senza dimenticarsi di cominciare a studiare un'exit strategy e di comunicare sin d'ora cosa intendono fare quando il paziente sarà in grado di rimettersi a camminare sulle sue gambe. Le politiche di bilancio, sottolineano a Washington, dovranno "rimanere accomodanti nel breve periodo" e allo stesso tempo le banche centrali dovranno mantenere bassi i tassi d'interesse, aiutate anche dagli scarsi rischi di inflazione. Cruciale sarà poi continuare a rimettere in sesto il settore finanziario che "rimane ancora fragile sebbene in complessivo miglioramento".

BANKITALIA - Di fragilità parla anche la Banca d'Italia, in occasione della riunione fra il governatore Draghi e i vertici dei sei principali gruppi bancari e dell'Abi. Secondo Palazzo Koch i segnali di ripresa sono ancora fragili e differenti tra i diversi settori dell'attività economica e quindi sia il fabbisogno finanziario sia la domanda di credito rimangono deboli. Viene però sottolineato come le condizioni di accesso al credito siano in miglioramento.

Redazione online

26 gennaio 2010

 

 

 

 

Istat: variazione nulla rispetto ad ottobre, calo dell'1,3% rispetto al novembre 2008

A gennaio fiducia dei consumatori in calo Vendite al dettaglio ferme a novembre

Il dato Isae: a diminuire sono soprattutto le attese per i prossimi mesi

MILANO - Nessun miglioramento. Le vendite del commercio al dettaglio a novembre sono rimaste invariate rispetto a ottobre: si tratta della terza variazione nulla su base mensile consecutiva. Le vendite sono invece calate dell'1,3% su novembre 2008. Lo comunica l'Istat, precisando che su base annua soffre anche la grande distribuzione (-1,2% a fronte di un calo dell'1,4% nei piccoli negozi).

IL BILANCIO DEI PRIMI 11 MESI - Nel periodo gennaio-novembre del 2009 il valore del totale delle vendite ha registrato una flessione dell'1,8%; le vendite della grande distribuzione sono diminuite dello 0,4% e quelle delle imprese operanti su piccole superfici del 2,9%. Con riferimento allo stesso periodo, le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dell'1,7% e quelle di prodotti non alimentari dell'1,9%.

FIDUCIA CONSUMATORI - Battuta d'arresto a gennaio invece per la fiducia dei consumatori. Lo riferisce l'Isae, nella consueta inchiesta mensile. L'indice, spiega l'Istituto, si porta a 111,7 (da 113,7) tornando dopo tre rialzi consecutivi sui valori dello scorso ottobre, rimanendo tuttavia su livelli ben superiori a quelli medi dello scorso anno. A diminuire sono soprattutto le attese per i prossimi mesi, che scendono in termini di indice aggregato da 106,3 a 101,1 vicino ai valori dello scorso luglio; i consumatori sono invece più ottimisti circa la situazione corrente. Calano invece nettamente le opinioni sul quadro economico, mentre quelle sulla situazione personale accusano una flessione più moderata. Più nel dettaglio, le indicazioni meno favorevoli provengono dalle previsioni sulla situazione economica del paese e della famiglia e dalle attese sul mercato del lavoro. Quanto ai beni durevoli, recupera leggermente la convenienza presente all'acquisto, ma calano le intenzioni di spesa per i prossimi mesi: a conferma del segnale negativo, secondo le consuete domande trimestrali calano nello specifico quanti intendono acquistare un'automobile e l'abitazione, anche se aumentano invece le intenzioni di spesa per manutenzione. I consumatori, infine, tornano a percepire un aumento - seppur moderato - dei prezzi negli ultimi 12 mesi; anche le attese a breve termine, pur restando negative, risalgono marcatamente rispetto agli ultimi mesi in termini di saldo. A livello territoriale, la fiducia scende in tutte le ripartizioni, con maggiore intensità nel Centro e minore nel Nord Ovest.

Redazione online

26 gennaio 2010

REPUBBLICA

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2010-01-26

Il Fondo monetario internazionale ha aggiornato al rialzo le sue previsioni economiche a livello globale

La crescita italiana è in linea con Eurolandia, che il Fondo stima crescere quest'anno dell'1,0% e il prossimo dell'1,6%

Fmi: "Ripresa in arrivo prima del previsto

Nel 2010 il Pil in Italia a +1 per cento"

La Cina farà da locomotiva. Quest'anno farà segnare +10%, poi +9,7% nel 2011. L'India +7,7% nel 2010 e +7,8% nel 2011

Confindustria: produzione industriale a +0,9% su dicembre 2009. Ma -20,8% rispetto al picco pre-crisi di aprile 2008

Fmi: "Ripresa in arrivo prima del previsto Nel 2010 il Pil in Italia a +1 per cento"

ROMA - La ripresa globale "è partita prima e più forte del previsto" ma sarà "lenta rispetto alle precedenti esperienze" e soprattutto procederà a velocità e intensità diverse nelle diverse regioni. La diagnosi è del Fondo monetario internazionale che ha aggiornato al rialzo le sue previsioni economiche. In particolare, l'istituto di Washington prevede ora che il Pil mondiale crescerà quest'anno del 3,9%, con un miglioramento dello 0,8% rispetto ai numeri diffusi a ottobre scorso. La stima per il 2011 sale invece dello 0,1% al 4,3%. Per l'Italia l'Fmi ritiene possibile una crescita dell'1% nel 2010.

Nel complesso, il prodotto delle economie avanzate è previsto aumentare del 2,1% (+0,8%) quest'anno e del 2,4% (-0,1%) il prossimo. Gli Stati Uniti dovrebbero mettere a segno una crescita rispettivamente del 2,7% (+1,2%) e del 2,4% (-0,4%). Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo le stime di crescita per l'italia. Per il 2010 il Fmi prevede infatti una crescita del pil di 0,8 punti percentuali in più rispetto alle ultime previsioni ufficiali. Per il 2011 la stima è di una crescita dell'1,3% (+0,6 punti rispetto a ottobre). E la crescita italiana è in linea con quella di Eurolandia, che il Fmi stima crescere quest'anno dell'1,0% e il prossimo dell'1,6%. All'interno dell'area euro, il Fondo prevede per la Germania un'espansione del pil dell'1,5% quest'anno e dell'1,9% il prossimo (rispettivamente +1,2 e +0,4 punti percentuali rispetto alle precedenti previsioni), mentre il pil francese segnerà un +1,4% nel 2010 e un +1,7% nel 2011 (+0,5 e -0,1 punti percentuali rispetto a ottobre). La Spagna sarà invece il fanalino di coda: l'economia è prevista contrarsi dello 0,6% quest'anno per poi salire il prossimo dello 0,9%. All'interno del Vecchio Continente, il Fondo prevede per il Regno Unito un pil in progresso dell'1,3% e per il 2011 del 2,07% (+0,4 e +0,2 punti percentuali rispetto alle precedenti stime di ottobre).

 

Come sottolineato dallo stesso Fmi, ben altre dinamiche di espansione sono attese per le grandi economie emergenti. A cominciare alla Cina, che nel 2009 segnava comunque un rialzo dell'8,7 per cento mentre il mondo accusava una contrazione dello 0,8 per cento. Quest'anno la crescita del dragone sarà un galoppante 10 per cento - l'unico tasso a due cifre tra tutti i paesi elencati - e a seguire un più 9,7 per cento nel 2011. Sull'India il Fondo prevede un più 7,7 per cento nel 2010 e un più 7,8 per cento nel 2011; sul Brasile più 4,7 per cento nel 2010 e più 3,7 per cento nel 2011. Per la Russia è atteso un più 3,6 per cento nel 2010 e un più 3,4 per cento nel 2011.

Le revisioni migliorative dell'aggiornamento di oggi erano state preannunciate nei giorni scorsi dallo stesso direttore del fondo, Dominique Strauss-Kahn. Nel comunicato il Fondo Monetario Internazionale sottolinea però che restano sfide e importanti rischi per l'outlook. "Ci sono ancora significativi rischi per l'outlook. Il rischio al ribasso per l'economia è legato a un ritiro prematuro delle politiche di stimolo messe in atto che potrebbe mettere a rischio la crescita". A questo si aggiungono i rischi legati al peggioramento dei bilanci e a un aumento del tasso di disoccupazione. "I rischi al rialzo per l'economia sono invece legati a un ritorno della fiducia e a una riduzione dell'incertezza che potrebbero portare a un miglioramento sui mercati finanziari e a una ripresa più forte del previsto del commercio e della domanda privata".

Confindustria. Prosegue a gennaio il graduale recupero della produzione industriale nel nostro Paese. A dirlo è Confindustria nell'indagine del Centro studi. Nel mese si registra un rialzo dello 0,9% su dicembre 2009, quando si era avuto un aumento dello 0,2% su novembre (dati destagionalizzati). Rispetto al picco pre-crisi (aprile 2008), spiega il Csc, il livello di attività rimane inferiore del 20,8%, avendo recuperato il 6,2% dai minimi di marzo 2009. L'attività media giornaliera diminuisce in gennaio del 2% sui dodici mesi, riduzione inferiore a quella di dicembre (-4,3%). Le aziende che lavorano su commessa rilevano in gennaio un recupero degli ordini sia in termini mensili (+1,3% su dicembre) sia annui (+3,5% su gennaio 2009). In dicembre erano aumentati dell'1,0% su novembre e del 2,8% annuo.

L'andamento degli ordini, soprattutto quelli esteri, prosegue il trend rilevato dall'Istat in novembre (+2,6% mensile gli ordinativi totali e +2,8% quelli esteri) e suggerisce che l'incremento dell'attività industriale proseguirà nei prossimi mesi. La prospettiva è confermata dall'indagine Isae sulle imprese manifatturiere che ha segnalato in dicembre un forte miglioramento delle attese di produzione e del giudizio sugli ordini.

(26 gennaio 2010) Tutti gli articoli di Economia

 

 

L'UNITA'

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2010-01-26

 

 

il SOLE 24 ORE

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2010-01-26

L'Fmi rivede al rialzo le stime del pil mondiale: +3,9% nel 2010

26 gennaio 2010

In Germania fiducia imprese

ai massimi da 18 mesi

Disoccupazione record nel mondo: 212 milioni di persone senza lavoro

Gran Bretagna, recessione finita ma il Pil è sotto le attese

Isae: scende a gennaio la fiducia dei consumatori

"Dai nostri archivi"

Fmi: "Disoccupazione Italia al 10,5% nel 2010"

Fmi, Pil Italia -4,4el 2009, su debito e deficit. Economia globale in recessione, ripresa nel 2010

Francia e Germania rivedono al rialzo le stime di crescita per il 2010

Fmi: la Cina traina la ripresa, migliorano le stime per l'Italia

Fmi taglia le stime sul Pil globale. Per l'Italia confermata la recessione nel 2008

 

Ripresa economica globale "più forte del previsto", scrive il Fondo Monetario

Internazionale nel World Economic Outlook, tanto che viene alzata la previsione sul Pil mondiale 2010 dal +3,1% (stima formulata lo scorso mese di ottobre) a +3,9%. Una ripresa destinata a proseguire anche nel 2011 e che porta il Fondo ad alzare la previsione sul Pil mondiale del prossimo anno a +4,3% dal precedente +4,2%.

Ma la ripresa non è uniforme, spiega il Fondo, e crescono le divergenze tra economie sviluppate, destinate a tassi di crescita più modesta, e le economie emergenti, le nuove locomotive del pianeta: l'insieme dei paesi sviluppati crescerà nel 2010 del 2,1% e nel 2011 del 2,4%. Tutt'altra musica per le economie emergenti: 6% nel 2010 e 6,3% nel 2011. L'andamento lento delle economie sviluppate viene ricondotto "alla debolezza della domanda ed alle restrizioni all'accesso al credito", spiega il Fondo.

In particolare, il pil americano crescerà nel 2010 del 2,7% e nel 2011 del 2,4%. Più debole, invece, l'area euro: quest'anno il pil salirà dell'1%, mentre il prossimo dell'1,6%. Le stime relative a Eurolandia sono state riviste al rialzo sia per il 2010 (+0,7 punti percentuali rispetto a ottobre) sia per il 2011 (+0,3 punti percentuali).

Buone le previsioni per l'Italia: per quest'anno l'Fmi prevede un pil in crescita dell'1%, ovvero 0,8 punti percentuali in più rispetto alle ultime previsioni ufficiali. Per il 2011 la stima è di una crescita dell'1,3% (+0,6 punti rispetto a ottobre). La crescita italiana 2010 è in linea con quella di Eurolandia, che il Fmi stima crescere quest'anno dell'1,0% e il prossimo dell'1,6%. La Cina è prevista espandersi del 10% quest'anno e del 9,7% il prossimo. Confermata a +1,7% la previsione della crescita del pil giapponese nel 2010.

 

All'interno dell'area euro, il Fondo prevede per la Germania un'espansione del pil dell'1,5% quest'anno e dell'1,9% il prossimo (rispettivamente +1,2 e +0,4 punti percentuali rispetto alle precedenti previsioni), mentre il pil francese segnerà un +1,4% nel 2010 e un +1,7% nel 2011 (+0,5 e -0,1 punti percentuali rispetto a ottobre). La Spagna sarà invece il fanalino di coda: l'economia è prevista contrarsi dello 0,6% quest'anno per poi salire il prossimo dello 0,9%. All'interno del Vecchio Continente, il Fondo prevede per il Regno Unito un pil in progresso dell'1,3% e per il 2011 del 2,07% (+0,4 e +0,2 punti percentuali rispetto alle precedenti

stime di ottobre).

26 gennaio 2010

 

 

 

Germania, Ifo: fiducia imprese ai massimi da 18 mesi

26 genmnaio 2010

Foto Marka

Disoccupazione record nel mondo: 212 milioni di persone senza lavoro

Gran Bretagna, recessione finita ma il Pil è sotto le attese

Isae: scende a gennaio la fiducia dei consumatori

Istat: stabili le vendite al dettaglio di novembre

Il comunicato dell'Istat

Serie storiche

"Dai nostri archivi"

L'Europa teme la stagflazione

Germania: in calo meno delle attese l'indice Ifo

Germania, fiducia imprese in calo

Fiducia tedesca ai massimi da sette mesi

Germania, Ifo sopra le attese a 103,3: si rafforza l'euro

L'indice di fiducia delle imprese tedesche calcolato dall'istituto di ricerca Ifo a gennaio è salito a 95,8 da 94,6 di dicembre 2009, segnando i massimi dal luglio 2008. L'indice è salito oltre le previsioni degli economisti, che si aspettavano un valore pari a 95,1, ed è stato sostenuto dalla ripresa economica che ha spinto al rialzo le esportazioni tedesche. A marzo dell'anno scorso l'indice aveva toccato i minimi in 26 anni sprofondando a 82,2 punti. "Le aziende tedesche hanno iniziato il 2010 nel migliore dei modi", spiegano gli economisti a Bloomberg. "Il primo semestre dell'anno sarà probabilmente molto positivo grazie ad un incremento delle esportazioni".

 

 

 

Disoccupaizone record nel mondo: 212 milioni di persone senza lavoro

26 gennaio 2010

"Dai nostri archivi"

Tv Lcd: crisi in archivio, domanda in crescita a due cifre nel 2010

L'utile di Apple a + 50% grazie all'iPhone

Lavoro, allarme Onu sul 2009:50 milioni di posti a rischio

Da Montreal a Davos il mondo si mobilita per ricostruire Haiti

Innovativi con il laser e sulla Rete

Disoccupazione record nel mondo nel 2009: il numero dei senza lavoro è salito a quasi 212 milioni, 34 milioni in più rispetto al 2007, prima dello scoppio della crisi, con un incremento di oltre 10 milioni tra i giovani. Non solo, l'Ilo, l'International Labour Office, nel rapporto annuale sulle tendenze dell'occupazione, sottolinea anche che nel mondo circa 1,5 miliardi di lavoratori sono in posizioni vulnerabili, pari a metà della forza lavoro, con un aumento di 110 milioni nel 2009 rispetto al 2008. Inoltre 633 milioni di lavoratori e le loro famiglie vivono con meno di 1,25 dollari al giorno e altri 215 milioni vivono ai margini o con il rischio di cadere in povertà.

Sulla base delle stime economiche dell'Fmi, l'Ilo stima che la disoccupazione probabilmente resterà elevata per tutto il 2010. Nei Paesi avanzati e nella Ue dovrebbe colpire altri 3 milioni di persone, mentre si stabilizzerà agli attuali livelli o avrà un lieve calo nelle altre regioni. "Va evitata una ripresa senza lavoro, è una priorità politica", ha sottolineato il direttore generale dell'Ilo, Juan Somavia. "Lo stesso decisionismo politico che ha salvato le banche, ora deve essere applicato per salvare e creare lavoro e vita per le persone. Si può fare con la convergenza tra politiche pubbliche e investimenti privati", ha aggiunto Somavia, sottolineando che "ogni anno 45 milioni di giovani entrano nel mercato del lavoro globale, quindi le misure di ripresa devono essere mirate a loro". Secondo l'Ilo il tasso di disoccupazione globale è salito al 6,6% nel 2009, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al 2007, con vaste differenze regionali (4,4% in Asia Orientale e oltre il 10% in Europa centro-orientale), mentre la disoccupazione giovanile è salita di 1,6 punti al 13,5%, segnando il maggior aumento dal 1991. Nei Paesi sviluppati e nella Ue il tasso di disoccupazione è salito all'8,4% nel 2009 dal 6% del 2008 e dal 5,7% del 2007, con un incremento di 13,7 milioni di disoccupati tra il 2007 e il 2009, 12 dei quali nel solo 2009. Nel suo insieme l'area Ocse rappresenta il 40% dell'aumento della disoccupazione globale, pur rappresentando meno del 16% della forza lavoro.

26 gennaio 2010

 

 

 

 

ECONOMIA&LAVORO

ILSOLE24ORE.COM > Notizie Economia e Lavoro ARCHIVIO

Gran Bretagna fuori dalla recessione,

ma il Pil è sotto le attese

26 gennaio 2010

"Dai nostri archivi"

A Londra è ancora recessione: -0,4% il Pil del terzo trimestre

Confindustria britannica: ripresa solo nel 2010

Usa: Pil -3,8el quarto trimestre, peggio solo nel 1982

King (BoE): Gran Bretagna "in profonda recessione"

A Londra paura di recessione

La Gran Bretagna esce dalla recessione. Con una crescita economica dello 0,1% nell'ultimo trimestre del 2009, il paese esce dalla più lunga crisi della sua storia, anche se l'economia è cresciuta meno delle stime degli analisti, che avevano previsto una crescita del Pil dello 0,4 per cento. La recessione in Gran Bretagna ebbe inizio ad aprile 2008 ed è durata per sei trimestri consecutivi, causando una contrazione del Pil del 6 per cento. Nel solo 2009 il paese ha segnato una flessione del Pil del 4,8%, il calo più pesante dal 1949, anno in cui si diede il via a questo tipo di statistica. Per il premier Gordon Brown l'economia del Paese "resta fragile" e sarebbe un errore ritirare le misure di stimolo troppo presto.

26 gennaio 2010

L'OSSERVATORE ROMANO

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2010-01-04

IL MATTINO

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2010-01-04

La GAZZETTA dello SPORT

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2010-01-04

CORRIERE dello SPORT

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http://www.corrieredellosport.it/

2010-01-04

LA STAMPA

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2010-01-04

SORRISI e CANZONI

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2010-01-02

 

WIKIPEDIA

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http://www.wikipedia.it

 

GENTE VIAGGI

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AUTO OGGI

http://www.inauto.com/speciali/autooggi/index.html

QUATTRO RUOTE

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INTERNAZIONALE

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