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dai GIORNALI di OGGI

deficit 2009 in calo a 1580 miliardi di dollari, ma nei prossimi 10 anni salirà fino a 9.050 miliardi

Usa: il Pil salirà del 2% nel 201o

Casa Bianca: nel 2009 prevista flessione del 2,8% ma nel 2011 crescerà del 3,8%. Disoccupazione al top nel 2010

2009-08-25

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L'ARGOMENTO DI OGGI

 

 

CORRIERE della SERA

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2009-08-25

deficit 2009 in calo a 1580 miliardi di dollari, ma nei prossimi 10 anni salirà fino a 9.050 miliardi

Usa: il Pil salirà del 2% nel 201o

Casa Bianca: nel 2009 prevista flessione del 2,8% ma nel 2011 crescerà del 3,8%. Disoccupazione al top nel 2010

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (Ansa)

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (Ansa)

WASHINGTON (USA) - Crescita in arrivo per l'economia Usa, ma il deficit nei prossimi dieci anni salirà sensibilmente, mentre la disoccupazione toccherà il suo punto massimo il prossimo anno. Il Pil americano si contrarrà nel 2009 del 2,8%, per poi tornare a crescere nel 2010 quando segnerà un +2%. Nel 2011 l'economia americana si espanderà del 3,8%. È quanto prevede la Casa Bianca, secondo al quale il tasso di disoccupazione 2009 si attesterà nel 2009 al 9,3% per poi salire nel 2010 al 9,8%.

DEFICIT - Sul fronte del deficit dei conti pubblici quest'ultimo toccherà quest'anno quota 1.580 miliardi di dollari, pari all'11,2% del Pil. La Casa Bianca ha rivisto al ribasso la stima fornita in precedenza di 1.841 miliardi di dollari. Il miglioramento è dovuto in larga misura alla cancellazione della voce di spesa da 250 miliardi di dollari che era stata inserita provvisoriamente per pagare un eventuale rifinanziamento dei fondi Tarp (la sigla sta per Troubled Asset Recovery Program e indica i soldi prestati dal governo alle banche per rendere più solidi i loro bilanci) . A causa della debolezza prevista per l'economia nei prossimi anni, la Casa Bianca ha tuttavia peggiorato le previsioni di deficit per i prossimi anni e ora vede un passivo per complessivi 9.050 miliardi entro il 2019 contro i 7100 miliardi di dollari inizialmente previsti.

25 agosto 2009

 

 

REPUBBLICA

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2009-08-25

Il presidente della Federal Reserve resterà fino al 2014

La mossa della Casa Bianca per "favorire la stabilità"

Fed, Obama conferma Bernanke

"Ripresa lontana, ma nel 2010 +2%"

Fed, Obama conferma Bernanke "Ripresa lontana, ma nel 2010 +2%"

Ben Bernanke a destra

WASHINGTON - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha confermato Ben Bernanke alla guida della Federal Reserve per un secondo mandato di quattro anni, lodando la sua "azione coraggiosa" per portare il Paese fuori dalla recessione. Obama ha parlato da Martha's Vineyard, dove è in vacanza con la famiglia da domenica. I dati diffusi dalla Casa Bianca danno una boccata d'ossigeno all'economia: il deficit previsto per quest'anno si è ridotto e già nel 2010 il Pil aumenterà del 2%. Bene anche la fiducia dei consumatori che ad agosto è salita oltre le previsioni degli analisti. Ma Obama frena l'eccessivo ottimismo: "La strada per un sistema finanziario in salute e una piena ripresa economica è ancora lunga".

La conferma di Bernanke. L'annuncio ufficiale è stato fatto dal presidente alla presenza dello stesso Bernanke. Obama ritiene che "Ben abbia fatto un gran lavoro in qualità di presidente della Fed, aiutando l'economia ad affrontare la peggiore recessione dal 1930 e allontanandola dall'orlo di una nuova depressione". Nel combattere la crisi finanziaria - spiega un rappresentante dell'amministrazione Obama - Bernanke si è mostrato audace e brillante. "La decisione di riconfermalo è stata assunta - aggiungono dall'amministrazione - per favorire la stabilità dei mercati e ridurre il rischio di potenziali perdite per l'economia e per i mercati finanziari". Da parte sua Bernanke ha ringraziato il presidente per "la fiducia accordatagli".

Wall Street e la maggior parte degli osservatori si erano espressi favorevolmente per la riconferma di Bernanke, che anche secondo i più critici meritava di restare al suo posto. Nouriel Roubini, uno dei suoi più acerrimi nemici, nelle ultime settimane si era pronunciato per la riconferma, constatando che Bernanke e la Fed hanno fatto un buon lavoro: "Ha realizzato che la recessione avrebbe potuto trasformarsi in un'altra Grande Depressione, e coraggiosamente ha messo in atto le azioni necessarie".

Le sfide di Bernanke. La riconferma di Bernanke dovrà essere ora sottoposta al voto del Senato. Il secondo mandato alla guida della Fed di Bernanke è caratterizzato da due principali sfide: una sul lato economico, con la Fed che deve decidere come e quando ritirare le misure di emergenza messe in atto. L'altra è sul lato politico, con Bernanke intento a cercare di difendere i poteri e l'indipendenza della Fed mentre la Casa Bianca e il Congresso discutono la riforma delle regole del sistema finanziario.

I dati della Casa Bianca. L'amministrazione di Washington ha rivisto al ribasso la stima sul deficit di quest'anno: da 1.841 a 1.580 miliardi di dollari, pari all'11,2% del Pil. Il miglioramento è dovuto in larga misura alla cancellazione della voce di spesa da 250 miliardi di dollari che era stata inserita provvisoriamente per pagare un eventuale rifinanziamento dei fondi Tarp. A causa della debolezza prevista per l'economia nei prossimi anni, la Casa Bianca ha tuttavia peggiorato le previsioni di deficit per i prossimi anni e ora vede un passivo per complessivi 9.050 miliardi entro il 2019. Quanto al Pil, la Casa Bianca vede una contrazione del 2,8% nel 2009 e una crescita del 2% nel 2010.

Fiducia consumatori. La fiducia dei consumatori americani è migliorata ad agosto. L'indice misurato dal Conference board è salito da 47,4 punti di luglio (dato rivisto) a 54,1 punti, oltre le attese degli analisti. L'indice relativo alle aspettative per i prossimi sei mesi è balzato a 73,5 punti dai precedenti 63,4 punti.

(25 agosto 2009)

L'UNITA'

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2009-08-25

Obama riconferma Bernanke alla Fed

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in giornata confermerà in carica per un secondo mandato l'attuale governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke. L'annuncio ufficiale della nuova nomina di Bernanke alla testa della Fed sarà dato da Obama nel corso di una visita nel Massachusetts, alla presenza dello stesso interessato.

Il capo della Casa Bianca nel suo discorso insisterà sulle "coraggiose iniziative" adottate a suo tempo dal governatore per scongiurare il collasso del sistema finanziario, innescato dalla crisi dei mutui "'subprime", poi estesasi a livello globale.

La nomina di Bernanke dovrà comunque essere approvata dal Senato federale americano. L'incarico di Bernanke scade nel gennaio 2010.

Secondo quanto fa sapere al Wal Street Journal il capo dello staff di Obama, Rahm Emanuel il presidente riconfermerà Bernanke perchè gli riconosce il merito di aver "spinto l'economia fuori dal baratro della depressione".

Bernanke fu scelto da George W. Bush nel 2005 per rimpiazzare Alan Greenspan.

25 agosto 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-08-25

Obama: piena ripresa lontana

La sfida del deficit federale

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25 agosto 2009

Casa Bianca: Pil Usa 2009 -2,8%. Nel 2010 +2%

"Dai nostri archivi"

Obama in Germania: "Bisogna evitare la corsa agli armamenti in Medio Oriente"

Chrysler, bancarotta pilotata Obama: Fiat aiuterà Detroit a produrre auto ecologiche

Barack Obama: "Barlumi di speranza sull'economia Usa"

Obama: l'America ce la farà.Meno soldi ad armi, no tagli sanità

Obama: copertura sanitaria per tutti gli americani

Il presidente americano ha detto che ci sono "segni" di miglioramento nell'economia. Ma ne prossimi 10 anni il disavanzo raggiungerà i 9.000 miliardi, 2.000 miliardi in più rispetto alle attese iniziali.

 

 

Le indicazioni che giungono dall'economia mostrano "segni di ripresa". Ma - avverte il presidente americano Barack Obama - "una piena ripresa dell'economia è ancora lontana: la strada da fare è ancora lunga". E questo anche a causa del deterioramento dei conti pubblici, con il deficit ai massimi dalla Seconda Guerra Mondiale rispetto al pil e che rappresenta un macigno, una sfida per Obama intento a cercare di far approvare la riforma sanitaria.

Il pil 2009 - in base alle nuove stime della Casa Bianca - si contrarrà quest'anno più del previsto, scendendo del 2,8%, per poi segnare incrementi rispettivamente del 2% e del 3,8% nel 2010 e nel 2001. Tassi di crescita che non basteranno però a rilanciare il mercato del lavoro, che avrebbe bisogno di una spinta maggiore: nel prossimo anno e mezzo il tasso di disoccupazione raggiungerà per qualche tempo il picco del 10%, per chiudere il 2009 al 9,3% e il 2010 al 9,8%.

Il deficit federale 2009 si attesterà a 1.580 miliardi di dollari, contro i 1.840 miliardi stimati in febbraio, pari all'11,2% del pil: una riduzione imputabile alle minori spese sostenute dall'amministrazione per stabilizzare il sistema finanziario. Nei prossimi 10 anni il disavanzo raggiungerà i 9.000 miliardi, 2.000 miliardi in più rispetto alle attese iniziali. Il tutto senza contare lo stato di salute delle finanze pubbliche dei singoli stati americani, che non viene consolidato nel bilancio dello stato centrale. Molti stati, come la California, sono sull'orlo del collasso.

25 agosto 2009

 

 

 

Obama conferma Bernanke alla guida della Fed

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25 agosto 2009

Barack Obama e Bernanke (Ansa)

Fed costretta a fare i nomi delle aziende a cui ha prestato fondi

Israele alza i tassi ma per i big nessuna stretta in arrivo

Al capo della banca centrale americana viene riconosciuto il merito di aver allontanato, con la sua azione, lo spettro di una nuova depressione

 

Il presidente americano Barack Obama ha riconfermato Ben Bernanke alla guida della Federal Reserve per i prossimi quattro anni, riconoscendogli il merito di aver "allontanato l'economia da una depressione". Obama, da Marthàs Vineyard, dove si trova a trascorrere le vacanze con la famiglia, ha annunciato che Bernanke resterà presidente della Fed fino al 2014.

Secondo fonti dell'amministrazione americana, citate dall'agenzia Ansa, l'inquilino della Casa Bianca ritiene che Bernanke abbia fatto un buon lavoro, aiutando l'economia Usa ad affrontare la peggiore recessione dal 1930 e allontanando il rischio di una nuova depressione. La decisione di riconfermare il capo della Fed sarebbe stata assunta anche per favorire la stabilità dei mercati e ridurre il rischio di potenziali perdite per l'economia americana.

Wall Street e la maggior parte degli osservatori si sono già espressi favorevolmente per la riconferma di Bernanke, che anche secondo i più critici merita di restare al suo posto. Nouriel

Roubini, uno dei suoi più autorevoli avversari, nelle ultime settimane si è detto favorevole alla sua riconferma, constatando che Bernanke e la Fed hanno agito per il meglio. "Ha capito che la recessione avrebbe potuto trasformarsi in un'altra Grande Depressione, e coraggiosamente ha messo in atto le azioni necessarie", ha osservato l'economista.

La riconferma di Bernanke dovrà essere ora sottoposta al voto del Senato. Il suo secondo mandato alla guida della Riserva Federale sarà caratterizzato da due principali sfide: una sul lato economico, con la Fed che dovrà decidere come e quando ritirare le misure di emergenza messe in atto; l'altra sul lato politico, con Bernanke intento a cercare di difendere i poteri e

l'indipendenza della banca centrale mentre la Casa Bianca e il Congresso discutono la riforma delle regole del sistema finanziario.

25 agosto 2009

 

 

 

 

Casa Bianca: Pil Usa 2009 -2,8%. Nel 2010 +2%

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25 agosto 2009

Il pil americano si contrarrà nel 2009 del 2,8%, per poi tornare a crescere nel 2010 quando segnerà un +2,0%. Nel 2011 l'economia americana si espanderà del 3,8%. È quanto prevede la Casa Bianca, secondo al quale il tasso di disoccupazione si attesterà nel 2009 al 9,3% per poi salire nel 2010 al 9,8%.

Il deficit dei conti pubblici toccherà quest'anno quota 1.580 miliardi di dollari, pari all'11,2% del pil. La Casa Bianca ha dunque rivisto al ribasso la stima fornita in precedenza di 1.841 miliardi di dollari. Il miglioramento è dovuto in larga misura alla cancellazione della voce di spesa da 250 miliardi di dollari che era stata inserita provvisoriamente per pagare un eventuale rifinanziamento dei fondi Tarp.

A causa della debolezza prevista per l'economia nei prossimi anni, la Casa Bianca ha tuttavia peggiorato le previsioni di deficit per i prossimi anni e ora vede un passivo per complessivi 9.050 miliardi entro il 2019.

25 agosto 2009

 

 

 

Fed costretta a fare i nomi delle aziende a cui ha prestato fondi

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25 agosto 2009

 

Per la prima volta la Federal Reserve sarà costretta a rendere noti i nomi delle società a cui ha prestato fondi durante la crisi economica, dopo aver perso una disputa legale nell'ambito della legge sulla libertà d'informazione (Freedom of Information Act). Lo scrive l'agenzia Bloomberg.

Il giudice distrettuale di Manhattan, Loretta Preska, ha respinto la tesi della Fed secondo cui i dati relativi alla concessione di prestiti alle aziende non sono soggetti alla legge, in quanto la loro diffusione danneggerebbe l'azienda stessa. Per il giudice la Fed ha "nascosto impropriamente" questi dati e le ha concesso cinque giorni di tempo per rendere pubblica tutta la documentazione.

25 agosto 2009

 

 

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