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L'ARGOMENTO DI OGGI

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dai GIORNALI di OGGI

CROLLA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE -12,3%

ITALIA ULTIMA CE

2009-01-14

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

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Dalessandro Giacomo

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L'ARGOMENTO DI OGGI

 

 

 

       

 

CORRIERE della SERA

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2009-01-14

il settore auto a - 46,4%. sacconi: urgente trovare un partner per fiat

Crolla la produzione industriale, -12,3%

L'Istat: il calo su base annua è del 9,7%, la diminuzione più forte dal gennaio 1991 ad oggi

ROMA - Crolla la produzione industriale. A novembre 2008, in base ai dati resi noti dall'Istat, l'indice ha registrato una contrazione del 12,3% rispetto a novembre 2007. Anche al netto degli effetti di calendario (novembre scorso ha avuto un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso mese dell'anno prima) si registra una diminuzione su base annua del 9,7%: si tratta della diminuzione più ampia dal gennaio 1991. Su base mensile, rispetto a ottobre 2008, il calo è stato del 2,3%.

AUTO A PICCO - Il calo si fa sentire particolarmente nel settore auto, dove la produzione di veicoli registra una caduta vertiginosa. In base ai dati comunicati dall'Istat a novembre si è registrato un calo del 46,4% su base annua (dato grezzo) e del 42,8% considerando gli effetti di calendario. Nei primi 11 mesi la diminuzione è stata del 16,8% in termini grezzi e del 16,3% considerando la correzione per giorni lavorativi.

FIAT - Intanto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha dichiarato che "è urgente individuare una grande partnership" per Fiat. Ai primi di dicembre molti commenti aveva sucitato una intervista dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, secondo il quale le case automobilistiche saranno obbligate a fondersi per sopravvivere all'assalto della crisi globale, lasciando così il settore con appena sei grandi gruppi, quelli in grado di produrre più di 5,5 milioni di auto l'anno. Marchionne ha detto di aspettarsi che il consolidamento emerga nei prossimi due anni. Al momento, solo cinque case automobilistiche, vale a dire Toyota, General Motors, Volkswagen, Ford e Renault-Nissan hanno quel genere di livello produttivo.

 

14 gennaio 2009

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2009-01-14

L'Istat rende noti i dati di novembre: -12,3% rispetto allo stesso mese 2007

Su base mensile, rispetto a ottobre 2008, il calo è stato del 2,3%

Industria, produzione in picchiata

nel settore auto crollo del 46,4%

L'Ocse: "Nel periodo 2003-2007 crescita italiana tra le peggiori dell'Eurozona"

Industria, produzione in picchiata nel settore auto crollo del 46,4%

Un cantiere navale

ROMA - Crolla la produzione industriale. A novembre 2008, in base ai dati resi noti dall'Istat, l'indice ha registrato una contrazione del 12,3% rispetto a novembre 2007. Anche al netto degli effetti di calendario (novembre scorso ha avuto un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso mese dell'anno prima) si registra una diminuzione su base annua del 9,7%: si tratta della diminuzione più ampia dal gennaio 1991. Su base mensile, rispetto a ottobre 2008, il calo è stato del 2,3%.

Ancora più drammatica la caduta nel settore automobilistico. La produzione di autoveicoli in Italia, sempre in base ai dati comunicati dall'Istat, a novembre è precipitata del 46,4% su base annua (dato grezzo) e del 42,8% considerando gli effetti di calendario. Nei primi 11 mesi la diminuzione è stata del 16,8% in termini grezzi e del 16,3% considerando la correzione per giorni lavorativi.

Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie hanno segnato una variazione nulla rispetto a ottobre 2008 per i beni di consumo ( 0,8% i beni non durevoli, -3,9% i beni durevoli), mentre si sono verificate diminuzioni del 4,5% per i beni strumentali, del 3,9% per l'energia e del 2,8% per i beni intermedi.

Nel mese di novembre l'indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha segnato, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, un'unica variazione positiva per il settore delle industrie tessili e abbigliamento ( 0,5%). Le diminuzioni tendenziali più marcate hanno riguardato i settori dei mezzi di trasporto (-22,3%), della lavorazione di minerali non metalliferi (-13,9%), della gomma e materie plastiche (-13,8%) e dell'estrazione di minerali (-13,4%).

Nel confronto tra i primi undici mesi del 2008 e il corrispondente periodo del 2007, si è registrato un aumento nel settore dell'energia elettrica, gas e acqua ( 1,5%). Le diminuzioni più ampie hanno interessato i comparti delle pelli e calzature (-9,8%), del legno e prodotti in legno (-9,4%), dell'estrazione di minerali (-8,9%) e della lavorazione di minerali non metalliferi (-6,9%).

Segnali di una crisi crescente che riguarda tutta la zona euro, come pronosticato oggi dall'Economic Survey per l'Area dell'Euro, presentato oggi dall'Ocse. La crescita, sottolinea l'organizzazione, rimarrà sotto il potenziale fino alla metà del 2010. Nel rapporto si parla in particolare di una "contrazione della produzione nella seconda parte del 2008 e nella prima del 2009, con una crescita che rimane sotto il potenziale fino a metà del 2010".

La situazione italiana è però più grave di quella delle altre economie europee in quanto ha arrancato anche nella fase espansiva. L'Ocse segnala infatti che in Italia negli anni dal 2003 al 2007 la crescita media è stata solo dell'1,1%, a fronte di un Pil dell'Eurozona aumentato del 2%. Peggio di noi ha fatto solo il Portogallo con un 1%, mentre l'Irlanda è il paese meglio piazzato, con un +5,5%, seguito dal Lussemburgo (+4,6%) e dalla Grecia (+4,3%).

L'andamento negativo secondo l'Ocse si ripercuterà fortemente anche sui bilanci statali. "Alcuni governi - ricorda lo studio - hanno fatto ricorso alla politica di bilancio per attenuare la frenata dell'economia" e "hanno messo a disposizione sostanziosi fondi pubblici per supportare la stabilità del sistema finanziario". L'organizzazione prevede quindi che nell'eurozona il deficit di bilancio aumenterà dello 0,8% del Pil sia nel 2008 che nel 2009, azzerando buona parte del calo registrato nel 2006-2007.

(14 gennaio 2009)

 

 

L'UNITA'

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2009-01-14

Crolla la produzione industriale, tiene l'agroalimentare

Crolla la produzione industriale a novembre. L'indice, segnala l'Istat, ha registrato una diminuzione del 12,3% su base annua e del 3,6% nel confronto sui primi undici mesi. Il calo su base mensile è pari al 2,3%. L'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi, venti contro i ventuno del 2007, ha registrato a novembre una diminuzione tendenziale del 9,7%, mentre nella media dei primi undici mesi è sceso del 3,5% rispetto al corrispondente periodo del 2007, anche in questo caso con un giorno lavorativo in meno.

Unico dato positivo, in controdendenza: la produzione agricola italiana rimane sostanzialmente stabile in quantità con un leggero aumento dello 0,6 per cento che è il risultato di una crescita dell' 1,3 per cento nelle coltivazioni vegetali e un calo dello 0,5 per cento della produzione negli allevamenti.

Per il resto variazioni negative si sono registrate per tutti i raggruppamenti principali di industrie: -12,5% per i beni strumentali, -12% per i beni intermedi, -10,2% per l'energia e -4,2% per i beni di consumo (-10,2% i beni durevoli, -2,8% i beni non durevoli).

Anche nel confronto tra il periodo gennaio-novembre 2008 e lo stesso periodo dell'anno precedente, le variazioni sono risultate negative: -4,8% per i beni intermedi, -4,1% per i beni strumentali, -2,3% per i beni di consumo (-4,3% per i beni durevoli, -1,8% per i beni non durevoli) e -1% per l'energia.

Particolarmente negativo il dato del settore auto che vede scendere vertiginosamente la produzione di autoveicoli italiani. A novembre si è registrato un calo del 46,4% su base annua (dato grezzo) e del 42,8% considerando gli effetti di calendario. Nei primi 11 mesi la diminuzione tendenziale è stata del 16,8% in termini grezzi e del 16,3% considerando la correzione per giorni lavorativi.

14 gennaio 2009

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-01-14

Industria, a novembre crolla

la produzione. Auto a picco

14 GENNAIO 2009

Allarme Ocse sui conti italiani: "Molto esposti al debito a breve"

Germania, nel 2008 Pil a +1,3%, in calo rispetto al 2007

IL comunicato Istat

La produzione industriale, a novembre, è scesa del 12,3% tendenziale (indice grezzo a 90,4) e del 2,3% congiunturale (indice destagionalizzato a 88,7). Si tratta del terzo calo consecutivo della produzione. In 11 mesi l'indice grezzo è sceso del 3,6%. Lo comunica Istat. L'indice corretto per i giorni lavorativi (20 giorni lavorativi contro i 21 di novembre 2007) è sceso del 9,7% tendenziale a novembre (il peggior dato dal gennaio 1991) e in 11 mesi del 3,5% (233 giorni lavorativi, contro i 234 del 2007).

Sul dato complessivo pesa molto l'andamento dell'industria dell'auto il cui indice corretto per i giorni lavorativi segna -42,8% su anno e -16,3 in undici mesi. L'indice grezzo segna un -46,4% tendenziale e un -16,8% tra gennaio e novembre.

Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie, rispetto a ottobre 2008, hanno segnato una variazione nulla per i beni di consumo (+0,8% i beni non durevoli, -3,9% i beni durevoli), mentre si sono verificate diminuzioni del 4,5% per i beni strumentali, del 3,9% per l'energia e del 2,8% per i beni intermedi.

 

 

 

 

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2009-01-14

http://www.avvenire.it

http://www.lastampa.it/redazione/default.asp

http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html

http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html

 

 

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2009-01-14

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1

http://www.ilgiornale.it/

http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html

 

 

 

 

 

 

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2009-01-14

http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp

http://www.gazzetta.it/

http://www.corrieredellosport.it/

http://www.wallstreetitalia.com/

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2009-01-14

http://www.panorama.it/

http://espresso.repubblica.it/

http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp

http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

 

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2008-10-31

 

 

 

 

 

 

 

 

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Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO

Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro

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