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dai GIORNALI di OGGIIn Frenata sia la grande distribuzione sia i piccoli esercenti Vendite al dettaglio, calo record a marzo L'indice è crollato del 5,2%. Ma su base mensile c'è una variazione positiva dello 0,1% 2009-05-22 |
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CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-05-22 In Frenata sia la grande distribuzione sia i piccoli esercenti Vendite al dettaglio, calo record a marzo L'indice è crollato del 5,2%. Ma su base mensile c'è una variazione positiva dello 0,1% ROMA - Calo record per le vendite a dettaglio: a marzo la flessione è stata del 5,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si tratta, spiega l’Istat, del calo più pesante dal 1997, dall'inizio cioè delle serie storiche. La flessione, chiarisce l'Istituto di statistica, è legato, ma solo in parte, al fatto che nel marzo del 2008, a differenza di quello 2009, era caduta la festività di Pasqua. PICCOLI ESERCENTI E GRANDE DISTRIBUZIONE - A livello tendenziale cadono le vendite sia per la grande distribuzione che per le imprese operanti su piccole superfici; per le prime il calo, rispetto a marzo 2008, è stato del 4,8%, per le seconde del 5,4%. SUL MESE - Sempre a marzo, l'indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio ha segnato invece un aumento dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente. Nella media degli ultimi tre mesi (periodo gennaio-marzo) l'indice del valore del totale delle vendite al dettaglio ha segnato una variazione negativa dello 0,9 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo sia le vendite di prodotti alimentari, sia quelle di prodotti non alimentari hanno registrato una variazione congiunturale trimestrale negativa (rispettivamente meno 0,9 per cento e meno 0,8 per cento). A marzo, su base annua, il valore delle vendite di prodotti alimentari è calato del 5,6 per cento, del 5,1 per cento quelle non alimentari. 22 maggio 2009 |
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2008-05-22 Il dato di marzo è influenzato, osserva l'Istat, dal fatto che nel 2008 Pasqua cadde in questo mese Istat, vendite al dettaglio -5,2% è il calo peggiore dal 1997 C'è però un segnale positivo: rispetto al mese precedente uno 0,1% in più Istat, vendite al dettaglio -5,2% è il calo peggiore dal 1997 ROMA - Le vendite al dettaglio a marzo sono diminuite del 5,2% rispetto a marzo 2008, mentre sono cresciute dello 0,1% rispetto a febbraio. Lo rende noto l'Istat sottolineando che la diminuzione tendenziale è la peggiore dal '97 (dalle nuove serie storiche) e che per una parte è dovuta al fatto che a marzo sono mancate rispetto all'anno scorso le festività pasquali. Nella media degli ultimi tre mesi (periodo gennaio-marzo) l'indice del valore del totale delle vendite al dettaglio ha segnato una variazione negativa dello 0,9 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo sia le vendite di prodotti alimentari, sia quelle di prodotti non alimentari hanno registrato una variazione congiunturale trimestrale negativa (rispettivamente meno 0,9 per cento e meno 0,8 per cento). Nel confronto con il mese di marzo 2008, il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio ha presentato una diminuzione del 5,2 per cento, a sintesi di variazioni negative del 5,6 per cento delle vendite di prodotti alimentari e del 5,1 per cento delle vendite di prodotti non alimentari. (22 maggio 2009)
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-05-22 L'Istat: crollo record delle vendite al dettaglio. È il peggiore dal 1997 La crisi non c'è, ripete ogni giorno il premier. Eppure le vendite al dettaglio a marzo sono diminuite del 5,2% rispetto a marzo 2008, mentre sono cresciute dello 0,1% rispetto a febbraio. Secondo i dati dell'Istat, la diminuzione tendenziale è la peggiore dal '97. Lo scorso anno però le vendite avevano anche beneficiato delle festività pasquali. Particolarmente sensibile il calo per i prodotti alimentari, le cui vendite a marzo sono scese del 5,6% rispetto ad un anno prima. Nel dettaglio, le vendite di prodotti alimentari hanno registrato a marzo un calo dello 0,1% rispetto a febbraio e del 5,6% rispetto a un anno prima. Per i beni non alimentari il dato risulta in aumento dello 0,2% su base congiunturale per una riduzione del 5,1% su base annua. Nella media degli ultimi tre mesi l'indice del valore del totale delle vendite al dettaglio ha segnato una variazione negativa dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo sia le vendite di prodotti alimentari, sia quelle di prodotti non alimentari hanno registrato una variazione congiunturale trimestrale negativa, pari rispettivamente allo 0,9 e allo 0,8%. La variazione tendenziale negativa del totale delle vendite, informa ancora l'Istat, è il risultato di flessioni che hanno riguardato sia le vendite della grande distribuzione (-4,8%) sia le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-5,4%). Nella grande distribuzione le vendite sono diminuite sia per i prodotti alimentari (-5%), sia per i prodotti non alimentari (-4,6%). Anche nelle imprese operanti su piccole superfici entrambe le componenti hanno registrato un calo (-6,6% per i prodotti alimentari e -5,2% per quelli non alimentari). Nel primo trimestre del 2009, il valore del totale delle vendite ha registrato una diminuzione tendenziale del 3,2%. Le vendite della grande distribuzione sono diminuite dell'1,4% mentre quelle delle imprese operanti su piccole superfici hanno subito una flessione del 4,3%. Con riferimento allo stesso confronto di periodo sia le vendite di prodotti alimentari sia quelle di prodotti non alimentari sono diminuite del 3,2%. A marzo tutte le tipologie della grande distribuzione hanno segnato variazioni tendenziali negative. La flessione più marcata ha riguardato gli esercizi specializzati (-6,2%). Tra gli esercizi non specializzati il calo maggiore ha riguardato gli ipermercati (-5,5%). Guardando alla dimensione delle imprese, il valore delle vendite ha registrato flessioni del 6% nelle imprese fino a 5 addetti, del 5,6% nelle imprese da 6 a 49 addetti e del 4,3% nelle imprese con almeno 50 addetti. Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari, a marzo tutti i gruppi di prodotti hanno registrato variazioni tendenziali negative. Le diminuzioni di maggiore entità hanno riguardato i gruppi Utensileria per la casa e ferramenta (-7,6%), e Giochi, giocattoli, sport e campeggio (-6,5%). A marzo le imprese al dettaglio hanno dichiarato un numero medio di giorni di apertura pari a 26,4. Gli esercizi della grande distribuzione sono rimasti aperti, in media, per 27,5 giorni e le imprese operanti su piccole superfici per 25,6 giorni. Rispetto allo stesso mese del 2008 si è registrata una diminuzione (meno 0,2) del numero medio di giorni di apertura sia per le imprese della grande distribuzione sia per le imprese operanti su piccole superfici. 22 maggio 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-05-22 Commercio: vendite al dettaglio +0,1% su mese commenti - |Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci 22 marzo 2009 La documentazione Istat Csc: i germogli della ripresa si stanno consolidando A marzo l'indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio ha segnato una variazione positiva di +0,1% rispetto a febbraio, mentre a livello tendenziale, nel confronto con marzo 2008, il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio ha presentato una diminuzione del 5,2%. Lo comunica l'Istat chiarendo che la variazione tendenziale è sintesi di variazioni negative del 5,6% delle vendite di prodotti alimentari e del 5,1% delle vendite di prodotti non alimentari. Per quanto riguarda le variazioni congiunturali, il valore delle vendite di prodotti alimentari ha registrato una variazione negativa dello 0,1%, mentre quello delle vendite di prodotti non alimentari un incremento dell0 0,2%. 22 marzo 2009 |
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